Guida al pesce: la triglia di scoglio

Guida al pesce: la triglia di scoglio | StaseraPesce

Caratteristiche fisiche e specificità della triglia di scoglio

La triglia di scoglio (nome scientifico mullus surmuletus) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia delle mullidae, tra i più saporiti e diffusi sulle nostre tavole. Si presenta con le carni compatte, bianche e pregiate,è molto versatile e può essere deliziosa sia come base per preparare saporite zuppe o guazzetti, ma anche fritta, brasata e alla griglia.

La triglia di scoglio è un pesce estremamente delicato nella consistenza, va quindi maneggiato e cucinato con attenzione per evitare che si sfaldi durante la preparazione.

Esistono due specie di triglie appartenenti alla famiglia dei mullidae: la triglia di scoglio, ricca di acidi grassi essenziali Omega 3 e numerosi minerali come il fosforo e il ferro, e la mullus barbatus detta anche triglia di fango più chiara nel colore e con la forma più allungata e sottile.

Triglia di scoglio e di sabbia: differenze, distribuzione e habitat

La triglia di scoglio è presente nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero ma è molto più diffusa soprattutto nell’Atlantico orientale, in Norvegia e in Mauritania. Ha una carne più turgida e il sapore più sofisticato.

La triglia di fango è molto presente nel nostro mar Mediterraneo, per questo ha anche un prezzo leggermente inferiore.

Entrambe della famiglia delle Mullidae: Mullus surmuletus e Mullus Barbatus, vivono in ambienti molto diversi, ma con caratteristiche morfologiche simili, per questo vengono spesso confuse.

La triglia di scoglio si può pescare in fondali poco profondi mentre quella di fango si trova in acque fonde, sino a 500 mt e più.

La triglia di scoglio abita le acque rocciose e le località acquatiche coperte dai vegetali, la triglia di fango, detta anche di sabbia preferisce invece i fondali più scuri e fangosi e vive in profondità di alcune centinaia di metri.

Le due specie si presentano di piccole dimensioni, con il corpo allungato e il capo dai profili obliqui. La colorazione è bruno rossastro, con sfumature tendente al giallo dorato sul ventre. La triglia di scoglio presenta spesso numerose macchie assenti in quella di sabbia. Tutte e due le specie hanno le squame molto pronunciate (scaglie) sulle guance: due nella triglia di scoglio, tre per la triglia di fango.

Una triglia fresca, oltre a possedere il colore brillante dai riflessi giallo dorati e le striature bruno-rossastre, ha l’occhio lucido e molto turgido, al tatto la consistenza delle carni è soda e il corpo rigido. Quando vai al mercato ricordati che questa tipologia di pesce si piega su sé stesso solo quando non è freschissimo.

Le triglie: proprietà, benefici e ricette

Le triglie presentano una carne molto magra, digeribilissima e ricca di nutrienti. Sono un’ottima fonte di proteine nobili, acidi grassi Omega 3, minerali preziosi come il fosforo, il selenio e il gruppo di vitamine B. Le triglie tuttavia richiedono una certa manualità e maestria nelle preparazioni a causa della loro piccola dimensione e della presenza di spine. Armati di pazienza però perché ti garantiamo che ne varrà la pena.

Come cucinare la triglia alla livornese:

Versa due cucchiai di olio extravergine d’oliva in una casseruola larga e profonda, aggiungi 2 spicchi d’aglio e un piccolo ciuffo di prezzemolo tritato, fai soffriggere per qualche minuto, poi unisci circa 800 gr di pomodori pelati.

Dopo aver mescolato per bene sala e pepa a piacimento e fai cuocere il sugo per circa dieci minuti, adagia poi le triglie e coprile con la salsa al pomodoro. Copri la casseruola con un coperchio a fuoco lento per circa quindici minuti e assaggia: se sono morbide sono pronte.

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